C’è una nursery nell’Universo

La lieta novella è stata diffusa dalla Nasa e dall’Agenzia spaziale europea solo qualche giorno fa: grazie alle immagini raccolte dallo Hubble Space Telescope un gruppo di astronomi francesi statunitensi e tedeschi hanno scoperto una nuova regione ricca di stelle neonate. Questa nursery cosmica, che per gli addetti ai lavori si chiama N83B, è una piccola porzione della Grande Nube di Magellano, una galassia a 165 mila anni luce da noi, visibile anche a occhio nudo dall’emisfero sud. Riuscire a cogliere la nascita di una stella non è affatto semplice. L’attività di queste “neonate” è particolarmente violenta e burrascosa, esse evolvono rapidamente e oltretutto la maggior parte del “travaglio” viene nascosto da un’impenetrabile cortina di gas e polveri che ne impedisce l’osservazione. L’unica occasione per cogliere l’istantanea di una stella appena nata è proprio quando essa comincia a emergere da questo guscio di gas e polveri. Le nuove stelle di N83B sono fra 30 e 45 volte più massive e 200 mila volte più luminose del Sole. L’intensa radiazione e il vento stellare generati dalla loro attività hanno spazzato gas e polveri creando una sorta di bolla dal diametro di 25 anni luce in un processo che, secondo gli astronomi, è iniziato “appena” 30 mila anni fa. L’immagine di N83B è stata scattata dalla Wide Field Planetary Camera, uno degli strumenti installati su Hubble, il 2 maggio dell’anno scorso. Ma solo dopo quasi un anno di analisi i ricercatori hanno potuto dare l’annuncio della loro scoperta. (a.l.)

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