Famelab 2020: ecco il cerotto che cura con l’energia solare

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Prima per la giuria tecnica, seconda per la giuria popolare: così Ottavia Bettucci, ricercatrice IIT e appassionata collaboratrice del nostro giornale, ha superato la selezione genovese di Famelab, il talent-show internazionale della divulgazione scientifica rivolto a ricercatori under 40. La giovane scienziata ha conquistato le giurie con un video talk dal titolo “Electrical body” in cui racconta come l’elettricità possa aiutare a guarire le ferite della pelle grazie a un particolare dispositivo: il cerotto elettrico o cerotto fotovoltaico, come lo chiamano all’IIT, dove è in corso di sviluppo sotto la guida della sua inventrice, Francesca Santoro.

Causa lockdown, infatti, l’evento finale della selezione genovese di Famelab 2020 non si è svolto dal vivo come consueto ma mediante l’invio di video di 3 minuti in cui i 12 finalisti di ciascuna selezione locale hanno esposto un argomento scientifico a loro scelta, senza nessun ausilio audivisivo come da regolamento della competizione.

Il cerotto fotovoltaico che rigenera la pelle

Economico, flessibile, usa e getta, il cerotto elettrico potrebbe rimpiazzare gli attuali strumenti dell’elettroterapia e fornire una alternativa più economica, sicura e accessibile agli autotrapianti e ai tessuti ottenuti da cellule staminali. Ecco come lo presenta Ottavia Bettucci nel suo video talk:

Raccontare la scienza, la passione di Ottavia

Romana, classe 1988, laura e PhD in chimica, la giovane ricercatrice fa parte del team Tissue Electronics al Center for Advanced Biomaterials for Healthcare (CABHC-IIT Napoli), dove si occupa dello sviluppo di celle fotovoltaiche organiche in campo biologico, e per passione collabora con Galileo scrivendo di tecnologia, ambiente, salute. “La mia passione”, ci ha raccontato, “è sempre stata la chimica e in generale la scienza, non solo nel suo aspetto più puro ma anche nel campo la divulgazione. Credo che la comunicazione scientifica sia fondamentale per educare e sensibilizzare le persone a qualsiasi livello e per questo motivo vorrei iscrivermi ad un master in giornalismo e comunicazione scientifica”.

Famelab 2020, ora la finale nazionale

I candidati dell’evento genovese sono stati giudicati sia da una giuria tecnica, composta da ricercatori ed esperti di divulgazione scientifica, sia dal pubblico mediante i like dei video pubblicati sui canali dell’Università di Genova, capofila della selezione locale organizzata insieme a CNR – Consiglio Nazionale delle RicercheIITINFN – Istituto Nazionale di Fisica NucleareAssociazione Festival della scienzaAcquario di GenovaAssociazione Dottorandi e Dottori di Ricerca in ItaliaUnione matematica italiana e Scientificast.

Insieme al secondo classificato della selezione genovese, Fabrizio Fiorentini, dottorando del team Smart Materials IIT (CCT – IIT Genova), e agli altri 20 finalisti italiani di Famelab 2020, la ricercatrice romana accederà a una masterclass in divulgazione scientifica e poi alla finale nazionale, inizialmente programmata per il 4 maggio a Trieste. Causa emergenza COVID-19, infatti, la finale nazionale di FameLab seguirà un calendario modificato ancora da definire.

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