Dopo aver raccolto le storie dei “Cervelli in Fuga” in un libro fortunato, l’Associazione Dottorandi e Dottori di ricerca Italiani (ADI) torna sulla scena del “delitto” con una nuova iniziativa. Come hanno spiegato i curatori, Marco Bianchetti e Augusto Palombini, è tempo di “raccontare le storie dei tanti cervelli italiani che quotidianamente si scontrano con l’inefficienza, i meccanismi antimeritocratici, il lavoro malpagato, la cronica scarsità di finanziamenti e l’indifferenza del tessuto economico-produttivo. Desideriamo dare spazio e voce a quel patrimonio di intelligenza e capacità che si trova ingabbiato in un sistema che non gli consente di manifestare appieno le proprie potenzialità”.Per cercare di raccontare il malessere della ricerca e di chi la fa, l’associazione chiama a raccolta i ricercatori italiani per dare vita a un nuovo volume collettivo, in cui le diverse esperienze personali facciano emergere gli aspetti cruciali del malfunzionamento di un processo delicato come quello del conoscere e della ricerca scientifica.
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