Per una visione ottimale delle stelle basterà un osservatorio terrestre in Antartide, senza bisogno di ricorrere al telescopio orbitante Hubble. È quanto afferma un gruppo di ricercatori australiani della University of South Wales. Secondo lo studio, pubblicato su Nature, un telescopio posizionato nella stazione Dome C sull’altopiano antartico fornirebbe una visione stellare quasi analoga a quella dell’Hubble Space Telescope, con un’ovvia riduzione dei costi. La scoperta dimostrerebbe inoltre che il telescopio terrestre può competere con uno anche tre volte maggiore posizionato su latitudini intermedie. I ricercatori avrebbero infatti osservato che sull’altopiano (a 3.250 metri d’altezza) le caratteristiche ottiche per l’osservazione astronomica risultano migliori rispetto a quelle di telescopi posti alle Hawaii, in Cile o alle Canarie. Rispetto al Polo Sud, sottoposto a forti turbolenze, la stazione Dome C (75 gradi latitudine sud) presenta caratteristiche atmosferiche ideali per l’osservazione astronomica: bassa emissione nell’infrarosso, freddo elevato e asciutto, cielo pulito e sereno, con bassa percentuale di polveri e aerosol. Considerata la posizione, la “cupola” antartica ha poi il vantaggio di non risentire di problemi sismici e d’inquinamento luminoso. D’ora in poi le osservazioni stellari potrebbero essere quindi effettuate con notevole risparmio di costi. Tanto più che il sistema sarebbe controllabile da remoto, superando così i problemi logistici legati alla lontananza della stazione che lo ospita dai centri abitati. (m.cap.)
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