Chi era Paolo Budinich

Se Trieste oggi è un polo scientifico affermato è anche grazie, soprattutto, a Paolo Budinich, il fisico teorico di 97 anni spentosi il 14 novembre nella sua città. Perché nelle realtà che fanno della cittadina del Friuli Venezia Giulia un fiore all’occhiello della ricerca made in Italy – dalla Sissa, al Centro internazionale di fisica teorica (Itcp), al Sincrotone Elettra di Basovizza –  c’è lo zampino (per usare un eufemismo) del fisico teorico lussignano.

Classe 1916, Budinich studiò prima a Trieste e quindi a Pisa, alla Normale, dove si laureò in fisica sperimentale nel 1939. Insegna prima matematica ai cadetti sull’Amerigo Vespucci, per poi prestare servizio su sommergibili durante la Seconda guerra mondiale, fin quando, divenuto prigioniero di Guerra si trova ora in Inghilterra, ora negli Usa.

Finita la guerra, Budinich riprende la propria attività di scienziato, ad altissimi livelli, affiancando la propria attività a quella di Heisemberg ( “il decollo”, come lo ricorderà in un’ intervista) e poi di Wolfgang Pauli. Negli anni Cinquanta viene chiamato all’Università di Trieste, ed è qui, in questo periodo che nascono, e poi  prendono vita, una dopo l’altro i suoi progetti.

Giovanni Boniolo, nella prefazione al libro di Pietro Greco Buongiorno Prof. Budinich. La storia eccezionale di un fisico italiano (Bompiani, 2007), lo ricorda come un “animale strano”, qualcuno che se ha in mente un’idea la persegue finché questa non prende forma. Fu così che prese parte alla creazione del Sistema Trieste, lavorando per la costruzione dell’International School for Theoretical Physics (Ictp, in collaborazione col nobel per la Fisica Abdus Salam), l’ Area Science Park, l’ International Center of Genetic Engineering and Biotechnology (Icgeb), il Consorzio per la Fisica, la Fondazione Internazionale Trieste per il Progresso e la Libertà delle Scienze, l’ Immaginario Scientifico, la Third World Academy of Science e la Scuola Superiore di Studi Avanzati (Sissa), che lo omaggerà il prossimo 20 novembre nel proprio Welcome Day.

Via: Wired.it

Credits immagine: Mbh3 via Wikipedia

Anna Lisa Bonfranceschi

Giornalista scientifica, a Galileo Giornale di Scienza dal 2010. È laureata in Biologia Molecolare e Cellulare e oggi collabora principalmente con Wired e La Repubblica.

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