Chi si fida del web

Troppe informazioni sulla salute. Troppe notizie di medicina e benessere, spesso contraddittorie o esposte in modo confuso. Troppi consigli e suggerimenti per mantenersi in forma, per altro anche difficili da mettere in pratica, soprattutto per le persone con basso grado di istruzione. E’ la fotografia scattata dal Censis, che il 1 dicembre ha presentato il 40° Rapporto annuale sulla situazione sociale del paese. Secondo l’indagine, il 46,6 per cento degli italiani lamenta proprio il rischio di confusione che può derivare dall’eccesso di contenuti che si registra sempre più frequentemente sui mezzi di comunicazione. Il 74 per cento del campione esaminato si ritiene comunque molto o abbastanza informato sui temi della salute. Merito (o colpa) soprattutto della televisione, che rappresenta il media privilegiato per il 43,2 per cento degli italiani intervistati: un dato quasi raddoppiato rispetto al 2003, quando il dato superava di poco il 20 per cento. A farne le spese è, in primo luogo, il medico di medicina generale, che tre anni fa rappresentava la fonte primaria di informazione per il 71,6 per cento dei cittadini, e che oggi è sceso al 65,8 per cento. In grande crescita è invece l’informazione su Internet, che è la fonte principale per il 13,1 per cento (nel 2003 era appena il 2,8 per cento). Si tratta in gran parte di un pubblico di laureati (il 23,1 per cento) mentre solo l’1,3 per cento delle persone con titoli di studio inferiori se ne serve per trovare notizie di medicina. Al calare del grado di istruzione, infatti, cresce il numero di utenti che si rivolge alla tv. (e.m.)

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