Siete pronti con i vostri binocoli? Perché in questo mese di luglio, il cielo offrirà molti eventi astronomici spettacolari per gli appassionati. Tanto per cominciare, protagonista assoluta sarà la Luna: la grande attesa, infatti, è per il 27 luglio prossimo. Quella notte, il nostro satellite si tingerà di rosso con l’eclissi più lunga del secolo, mentre Marte, più luminoso che mai, sarà visibile per l’intera notte.
Ma gli appuntamenti non finiscono qui. Come riporta il sito dell’Unione astrofili italiani (Uai), infatti, nella prima parte del mese è ben visibile, nelle ore poco dopo il tramonto, Mercurio. Mentre Venere, Giove e Saturnosono ancora facilmente osservabili: nella prima metà del mese Venere tramonterà circa due ore dopo il Sole, Giove sarà ben visibile dalla prime ore del crepuscolo fino alle prime ore delle notte, e, infine, Saturno rimarrà osservabile per quasi l’interna notte. In questo mese, inoltre, si verifica il miglior periodo per tentare l’osservazione di Plutone: il 12 luglio il pianeta si troverà in opposizione al Sole e diventerà visibile per tutta la notte (data la luminosità molto bassa del pianeta, tuttavia, è comunque necessario utilizzare un telescopio).
Inoltre, in questi primi giorni la Terra si troverà, con un anticipo di 3 giorni rispetto allo scorso anno, in afelio, ovvero il punto più distante dal Sole: il 6 luglio, alle 19.00 italiane, ci troveremo a una distanza di 152.095.327 chilometri dalla nostra stella (la distanza media è di 147 milioni di chilometri circa).
Ovviamente, come vi avevamo già raccontato, l’evento clou è atteso tra il 27 e il 28 luglio. Proprio in questa notte, potremo ammirare l’eclissi totale di Luna più lunga del secolo, che comincerà intorno alle 22 italiane e durerà ben 1 ora e 43 minuti. L’eclissi sarà visibile prima dall’emisfero orientale della Terra (Europa, Africa, Asia, Australia e Nuova Zelanda), come riporta il sito EartSky. L’America del Sud potrà osservare in parte le fasi finali dell’eclissi dopo il tramonto del 27 luglio, mentre la Nuova Zelanda prima dell’alba del 28 luglio. Mentre l’America del Nord, gran parte della zona artica e dell’Oceano Pacifico non riusciranno ad osservarla.
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