Spazio

Il cielo di luglio tra meteore, pianeti e satelliti artificiali

Le calde serate del mese di luglio hanno il cielo come protagonista, che sia illuminato dalla luna o punteggiato di stelle, meteore, pianeti. Ma quello del cielo notturno è un copione che cambia di anno in anno, e di mese in mese. Con l’aiuto dell’Unione Astrofili Italiani vediamo cosa riserva questo mese del 2023.

Un Sole più piccolo

Innanzitutto, una curiosità legata al sole: il 6 luglio alle ore 21:00 la Terra si troverà all’afelio, che indica il punto di massima distanza della terra dal sole: 152.093.323 km. A un occhio attento – e adeguatamente schermato – il Sole quindi apparirà di circa il 3% più piccolo.

Congiunzione di Luna, Venere e Marte

Gli appassionati di Luna apprezzeranno, il 20 luglio, uno spettacolo notevole. Al crepuscolo, infatti, sarà visibile il falcetto di luna crescente, ma in una particolare concentrazione di astri: bassi sull’orizzonte occidentale, dopo il tramonto del Sole, i due pianeti Venere e Marte saranno infatti visibili in congiunzione con il falcetto. Ma bisognerà aspettare le condizioni giuste di luminosità serale per osservare quest’ultimo saluto dei due pianeti prima che scompaiano dai cieli per il resto del mese.

Il cielo di luglio, un cielo ricco di meteore

Luglio resta il mese in cui osservare le meteore. Considerando il plenilunio del 3 luglio, che potrà complicare l’osservazione degli astri, entro il 10 luglio si attende il passaggio delle Pegasidi, sciame minore di velocissime meteore; per il 13 luglio quello delle Capricornidi, meteore lente e brillanti che nella maggior parte dei casi si frammentano con una vistosa esplosione finale; e quest’anno si concederanno alla vista anche lo sciame delle Aquilidi – massimo entro 18 luglio – e quello, di origine più enigmatica, delle gamma Draconidi. A fine mese arriveranno poi le alfa Cignidi e le delta Aquaridi, sicuramente quelle più famose, anche se osservabili con difficoltà in quanto poco luminose e persistenti.

A occhio nudo

Oltre alle meraviglie della natura, aggiungiamo poi alla lista la possibilità di osservare manufatti umani: grazie a un piccolo binocolo sarà visibile il transito della stazione spaziale, lo sciame di satelliti “StarLink” di SpaceX, e il passaggio della stazione spaziale cinese Tianhe-1.


Riferimenti: Uai

Credits immagine: 🐣 Luca Iaconelli 🦊 su Unsplash

Redazione Galileo

Gli interventi a cura della Redazione di Galileo.

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