All’origine del desiderio per l’alcool ci sarebbe il recettore D2 per la dopamina.E’ quanto risulta da uno studio che apparirà nel numero di novembre di Nature Neuroscience condotto dalla facoltà di medicina dell’Universita dell’Oregon e dal Centro medico dei veterani di guerra di Portland. Durante lo studio i ricercatori hanno notato che i topi di laboratorio privati del recettore D2 bevono una quantità di alcool che è quasi la metà di quella consumata dai topi normali. “Quelli senza recettore mostrano una vera avversione verso l’alcool”, afferma Tamara Phillips, responsabile dello studio. Quando si assume una bevanda alcolica, infatti, il recettore D2 attiva il rilascio della dopamina, una sostanza che crea una sensazione di piacere provocando il desiderio di altro alcool. Questi risultati dimostrerebbero l’esistenza di fondamentali similitudini nei meccanismi che regolano il desiderio delle droghe: da studi precedenti, infatti, era già emersa l’importanza degli effetti della dopamina nell’assunzione di eroina e cocaina. (ma.m.)
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