Categorie: Fisica e Matematica

Comunicare con le bolle di sapone

Sono bolle di sapone, sì, ma implementate con una tecnologia multi-sensoriale che permette di proiettare immagini sulla loro superficie o di far rilasciare un particolare odore quando scoppiano: si tratta delle SensaBubble, le cui possibili applicazioni includono nuovi metodi educativi e videogiochi interattivi.

Sviluppata dal Sriram Subramanian della University of Bristol, SensaBubble è un sistema crono-sensoriale che genera bolle profumate per comunicare specifiche informazioni interagendo con i diversi sensi. Le bolle hanno dimensioni diverse, sono create a frequenze variabili e sono riempite con un gas opaco che può essere profumato. Il sistema controlla inoltre il loro percorso, ne localizza la posizione e proietta immagini sulla loro superficie.

La tecnologia alla base di SensaBubble è quella delle esperienze crono-sensoriali, in cui vari livelli di informazioni vengono presentati attraverso i diversi sensi per intervalli di tempo variabili, ognuno dei quali attira diversi tipi di attenzione dell’utente. In primo luogo, un display proiettato sulla bolla, visibile solo fino a che questa non scoppia; poi un odore, rilasciato lentamente e che permea l’ambiente.

“Il senso umano dell’olfatto è potente, ma ci sono pochi sistemi di ricerca che lo prendono in considerazione e studiano modi di utilizzarlo,” ha commentato Subramanian, “Noi abbiamo compiuto i primi passi nell’esplorazione di come gli odori possano essere usati per lasciare una traccia di un oggetto visibile, come una bolla di sapone, che dura più a lungo.”

Alcune delle applicazioni di SensaBubble, come ad esempio un orologio che rilascia bolle profumate in modo diverso a seconda dell’ora, o SensaBubble Maths, un gioco educativo per bambini, potrebbero presto comparire nelle esposizioni dei musei ed essere usate in ambiti quali l’educazione e i videogiochi.

Riferimenti: University of Bristol

Credits immagine: pacensepatoso/Flickr

Claudia De Luca

Dopo la laurea triennale in Fisica e Astrofisica alla Sapienza capisce che la vita da ricercatrice non fa per lei e decide di frequentare il Master in Giornalismo e Comunicazione della Scienza all'Università di Ferrara, per imparare a conciliare il suo amore per la scienza e la sua passione per la scrittura.

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