Categorie: Salute

Contro la carie meglio l’olio di cocco

Dopo fluoro, xilitolo e microgranuli, il futuro della salute dei denti potrebbe essere nell’olio di cocco. Sebbene in molti potrebbero storcere il naso, questa sostanza sembra avere notevoli proprietà antimicrobiche. Ma solo dopo essere stata digerita, cioè sottoposta all’azione di enzimi che si trovano nello stomaco. È quanto scoperto da un gruppo di ricercatori irlandesi dell’Athlone Institute of Technology, che ha presentato i risultati della ricerca alla conferenza autunnale della Society for General Microbiology in corso alla University of Warwick, in Inghilterra.

In un lavoro precedente, i ricercatori irlandesi avevano già dimostrato la capacità del latte di mucca modificato con enzimi di contrastare l’adesione dello Streptococcus mutans allo smalto dentale. I risultati di questo studio avevano suggerito ai ricercatori di esplorare gli effetti antimicrobici di altri alimenti sottoposti all’azione simulata del processo digestivo, e nel loro nuovo lavoro hanno valutato l’azione antibatterica dell’olio di cocco trattato con enzimi e al naturale. Dalle loro analisi è emerso che il primo inibisce fortemente la crescita di molti ceppi batterici comunemente presenti nel cavo orale, compreso appunto lo Streptococcus mutans, una delle cause principali delle carie dentali.

“Le carie sono un problema medico sottovalutato, che nei paesi industrializzati colpisce dal 60 al 90 per cento dei bambini e la maggioranza degli adulti”, spiega Damien Brady, autore principale dello studio. “Incorporare olio di cocco modificato con enzimi all’interno dei prodotti per la cura dentale potrebbe essere un’alternativa allettante all’uso di additivi chimici, soprattutto perché funziona anche in concentrazioni molto basse”.

Ora i ricercatori vogliono analizzare il funzionamento dell’olio di cocco a livello molecolare e capire se oltre allo S. mutans e alla Candida albicans, (il fungo responsabile della candida), ci sono altri microrganismi patogeni sensibili a questa sostanza.

Credit immagine a KzAkabueze – ONEin12 

Simone Valesini

Giornalista scientifico a Galileo, Giornale di Scienza dal 2012. Laureato in Filosofia della Scienza, collabora con Wired, L'Espresso, Repubblica.it.

Visualizza i commenti

  • E' molto interessante come lo streptococco mutans sia ereditario. In studi effettuati alla Turku University -l'università finlandese da dove provengono tutti gli studi effettuati sullo xilitolo- risulta chiaro come questo batterio sia ereditario e che venga trasmesso dalle madri ai figli.
    Nei consumatori di xilitolo, (forse anche di olio di cocco?) si nota una riduzione di questo fenomeno che di fatto mina le basi per una dentatura sana. Ecco un valido articolo informativo: http://www.xilitolo.it/xilitolo-generale-panoramica-studi-fonti/

Articoli recenti

Mesotelioma, 9 casi su 10 sono dovuti all’amianto

Si tratta di una patologia rara e difficile da trattare. Colpisce prevalentemente gli uomini e…

3 giorni fa

Uno dei più misteriosi manoscritti medioevali potrebbe essere stato finalmente decifrato

Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…

6 giorni fa

Ripresa la comunicazione con la sonda Voyager 1

Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…

1 settimana fa

Atrofia muscolare spinale, ampliati i criteri di rimborsabilità della terapia genica

L’Aifa ha approvato l’estensione della rimborsabilità del trattamento, che era già stato approvato per l'atrofia…

1 settimana fa

Così i tardigradi combattono gli effetti delle radiazioni

Resistono alle radiazioni potenziando la loro capacità di riparare i danni al dna. Piccolo aggiornamento…

1 settimana fa

Leptospirosi: perché crescono i casi a New York?

Mai così tanti casi di leptospirosi in un anno dal 2001: a contribuire all’aumento delle…

2 settimane fa

Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.

Leggi di più