Cosa bolle sotto il Vesuvio

E’ una riserva di magma di 400 chilometri quadrati e si trova sotto il Vesuvio. Lo hanno scoperto alcuni ricercatori italiani e francesi che hanno identificato la presenza della lava a otto chilometri dalla superficie del vulcano. Secondo i vulcanologi la riserva – che si estenderebbe fino ai vulcani vicini – , non si esaurirà nella prossima eruzione: durante un’eruzione, ha spiegato Paolo Gasparini, dell’Università Federico II di Napoli, uno degli autori dell’articolo, un vulcano rilascia solo il 20-25% di tutto il magma presente. Già alcuni lavori precedenti avevano individuato la presenza di onde sismiche a bassa velocità proprio sotto il Vesuvio. I loro movimenti, più lenti quando attraversano un liquido rispetto a un solido, avevano fatto supporre che in quel punto della crosta vi fosse una zona di magma. In questo studio, pubblicato su Science, ricercatori hanno prima provocato delle esplosioni, sparando 1800 colpi da cannoni ad aria compressa situati a bordo di una nave nel golfo di Napoli. Quindi, tramite stazioni di ascolto collocate sugli Appennini, hanno raccolto dati sulla velocità e la direzione delle onde sismiche, provocate dagli spari. La tecnica della tomografia sismica (simile alla Tac in medicina) ha, infine, fornito una raffigurazione a due o tre dimensioni della crosta. Dall’immagine è possibile vedere uno strato piatto, parallelo agli altri strati della crosta, in cui è imprigionato il magma, che si trova in una condizione di galleggiamento neutrale (stato raggiunto dalla lava quando la sua densità è uguale a quella delle rocce circostanti). Quando cioè si fonde con esse. La localizzazione di questa riserva di magma non servirà ai sismografi per predire un’eruzione, ma sarà utile a registrarne tutti gli indizi. (d.d.v.)

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