Categorie: Ambiente

Cosa nasconde il mantello della Terra

Il minerale chiamato perovskite ha scarsa fama ma grande importanza. Secondo uno studio della Tohuku University, in Giappone, uscito su Nature, il mantello inferiore del nostro pianeta – suo unico e immenso serbatoio – ne contiene il 93 per cento in volume, molto più di quanto stimato in precedenza. Tanto basta a fare della perovskite la sostanza più abbondante sulla Terra. O, meglio, sottoterra.

La perovskite – silicato con ferro e magnesio – è un minerale ultra-denso, stabile solo alle pressioni del mantello inferiore (ovvero dai 700 ai 2.900 chilometri di profondità). Dagli studi sui meteoriti e sulle onde sismiche si ha la certezza che questa porzione di mantello, inaccessibile al campionamento, ne contenga in abbondanza. La perovskite è infatti la versione a forte “impacchettamento” dell’olivina, il minerale principale del mantello superiore (da circa 100 a 700 chilometri di profondità).

Grazie a sporadici affioramenti, la composizione del mantello superiore è definita da misure dirette: la sua olivina “media” ha un rapporto tra magnesio e silicio di 1,3, cioè a favore del primo elemento. È in parte conseguenza dell’impoverimento di silicio da parte dei processi magmatici implicati nella formazione della crosta.

Non potendo analizzare direttamente le porzioni più profonde del mantello (come quelle oltre la transizione olivina-perovskite), il rapporto Mg/Si di 1,3 viene convenzionalmente attribuito anche al mantello inferiore. È proprio qui che si annida un paradosso, il cosiddetto problema del silicio mancante: i due elementi, infatti, dovrebbero essere presenti nella stessa misura.

Per comprendere meglio di cosa parlano i geologi, occorre introdurre le chondriti, antichissime meteoriti ritenute identiche, per età e composizione, al mantello primordiale terrestre. Il loro rapporto Mg/Si è 1, indice che in esse i due elementi sono egualmente abbondanti. Ci si attenderebbe, dunque, che il loro rapporto combaci con quello della maggior parte del mantello, che sembra invece dominato dal magnesio.

Gli autori del nuovo studio, guidati da Motohiko Murakami, hanno svolto esperimenti sulle onde sismiche, con lo scopo di risalire alla vera composizione del mantello inferiore. Dato che il rapporto Mg/Si nella perovskite è generalmente stabile attorno a 1, se si potesse dimostrare che tutto il mantello inferiore è in realtà costituito in massima parte da questo minerale, il problema del silicio mancante sarebbe risolto.

I test, realizzati al Japan Synchrotron Radiation Research Institute, erano mirati a stabilire l’esatta velocità delle onde sismiche sulla perovskite. Dovendo innanzitutto fronteggiare le notevoli difficoltà nel ricrearla in laboratorio, si è ricorsi alla cella a incudine di diamante, un apparecchio in grado di portare un materiale a pressioni estreme, fino a quelle cui è sottoposto il mantello profondo. Nella perovskite così ottenuta, fatta vibrare con l’ausilio di una sorgente termica, la velocità delle onde elastiche veniva dedotta dalle caratteristiche di una radiazione riflessa, nota come spettro di Brillouin.

Lo spettro di velocità determinato sulla perovskite a diversi valori di pressione e quello misurato nel mantello inferiore con i tradizionali strumenti sismologici sono risultati straordinariamente vicini. Tale somiglianza suggerisce che il mantello profondo sia riempito quasi esclusivamente dal silicato ultra-denso (93 per cento in volume). Inoltre, considerando che chondriti e perovskite sono accomunati dallo stesso valore del rapporto Mg/Si, il paradosso del silicio mancante sembra ormai superato.

Riferimento: Nature: doi:10.1038/nature11004

Credit per l’immagine: Motohiko Murakami

Admin

Articoli recenti

Il talco può aumentare il rischio di tumore?

Il colosso farmaceutico Johnson & Johnson pagherà 6,5 miliardi di dollari per chiudere le cause…

18 ore fa

Mesotelioma, 9 casi su 10 sono dovuti all’amianto

Si tratta di una patologia rara e difficile da trattare. Colpisce prevalentemente gli uomini e…

4 giorni fa

Uno dei più misteriosi manoscritti medioevali potrebbe essere stato finalmente decifrato

Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…

7 giorni fa

Ripresa la comunicazione con la sonda Voyager 1

Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…

1 settimana fa

Atrofia muscolare spinale, ampliati i criteri di rimborsabilità della terapia genica

L’Aifa ha approvato l’estensione della rimborsabilità del trattamento, che era già stato approvato per l'atrofia…

1 settimana fa

Così i tardigradi combattono gli effetti delle radiazioni

Resistono alle radiazioni potenziando la loro capacità di riparare i danni al dna. Piccolo aggiornamento…

2 settimane fa

Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.

Leggi di più