Cosa possono fare i videogiochi contro i tumori

Per calcolare il livello della radiazione da indirizzare verso un tumore durante una radioterapia a protoni ci possono volere anche 70 ore. Sarebbe forse meglio usare il passato perché da oggi, grazie a unità di processamento grafico (GPU) sempre più potenti si potranno impiegare solo 10 secondi. Un grande avanzamento, reso ancora più affascinante dal fatto che queste GPU di nuova generazione sono state sviluppate per migliorare la qualità dei videogiochi e, come spesso capita, abbiano trovato solo in un secondo momento un impiego in medicina.

Come racconta Steve Jiang, direttore della Divisione di Fisica e Ingegneria medica dell’University of Texas Southwestern: “Dovremmo veramente ringraziare i giocatori di videogiochi. La popolarità dei videogiochi ha portato a sviluppare uno strumento che ha effetti molto positivi per il calcolo scientifico in ambito medico”. La radioterapia infatti è uno strumento molto utilizzato nel trattamento dei tumori, trattamento però che attualmente è molto lungo, a causa proprio della tecnologia usata. Impiegare settimane per una cura comporta inoltre una perdita di efficacia della cura stessa poiché nel frattempo il tumore e l’anatomia del paziente cambiano.

Utilizzare quindi GPU più potenti, che permettono di svolgere calcoli in maniera molto veloce implica, da un punto di vista medico, ha il vantaggio di poter impostare la terapia su base almeno giornaliera. In questo modo si ottiene un trattamento che si adatta alle caratteristiche del paziente in maniera veramente rapida e quindi molto efficace. “L’idea principale è quella di cambiare il modo in cui trattiamo i pazienti. Se qualcuno ha il cancro, vorresti trattare la malattia immediatamente e con estrema precisione. I calcoli più lenti attualmente in uso richiedono che i pazienti aspettino per almeno una settimana prima di ricevere il primo trattamento dopo aver consultato i medici”, prosegue Jiang.

L’uso di queste GPU potentissime comporterà quindi un netto miglioramento nei trattamenti oncologici ed è bello ricordare come sia stato reso possibile proprio grazie alla domanda incessante di videogiochi aventi una grafica sempre più realistica e accurata. Due settori completamente distanti che si incontrano nella condivisione di una stessa tecnologia.

Riferimenti e credits immagine: UT Southwestern

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here