Circa un quarto delle malattie che colpiscono gli uomini è causata dal degrado ambientale. A denunciarlo è uno studio – diffuso lo scorso primo maggio – promosso dall’Onu, dalla Banca Mondiale e dal World Resource Institute di Washington, e. Penuria d’acqua, mancanza di servizi igienici, inquinamento atmosferico e malattie trasmesse da insetti e altri animali sarebbero i fattori di maggior rischio. Ma ad allarmare gli esperti è soprattutto la portata del fenomeno e il fatto che esso colpisca prevalentemente le aree più povere del pianeta (Africa subsahariana e alcune parti dell’Asia) e i paesi in via di rapida industrializzazione. Qui, secondo il rapporto, la malaria, il colera, l’avvelenamento da pesticidi e le infezioni alle vie respiratorie provocate dallo smog ucciderebbero un bambino su cinque prima che abbia raggiunto i cinque anni di età. Una situazione aggravata dalle sempre più numerose catastrofi ambientali, alluvioni, siccità, incendi, causate dal riscaldamento del clima terrestre. Secondo Robert Watson, responsabile per l’ambiente della Banca Mondiale, i paesi meno sviluppati starebbero pagando in termini di salute le conseguenze dell’effetto serra indotto dalle emissioni atmosferiche di motori e impianti industriali dei paesi più ricchi. “Il rapporto – ha dichiarato Watson – mostra chiaramente che i costi sociali ed economici del degrado dell’ambiente sono ben maggiori di quelli che comporterebbe la sua protezione”.(m.b.)