Per chi ha paura degli aghi – e non solo per loro – in futuro potrebbe arrivare un vaccino orale, contenuto in una pillola semplice da ingoiare. Da tempo questa ipotesi è al vaglio degli scienziati e oggi un gruppo del Mit (Massachusetts Institute of Technology) ha ottenuto un risultato incoraggiante con un vaccino orale in capsula che rilascia RNA direttamente nello stomaco. Il risultato, ancora molto iniziale ma promettente, è ottenuto su animali ed è descritto in un articolo sulla rivista Matter.
Covid, un vaccino da inalare a base di fagi
L’idea è creare un dispositivo che possa trasportare e rilasciare direttamente nello stomaco un vaccino o una terapia che magari è meno efficace se somministrata attraverso un’altra via. A questo proposito gli autori citano malattie gastrointestinali che comportano ulcere – pensiamo ad esempio alle malattie infiammatorie croniche intestinali. In questo caso arrivare con il farmaco direttamente sulla mucosa danneggiata potrebbe essere più efficace rispetto a un trattamento per via sistemica. Per quanto riguarda i vaccini, i vantaggi sarebbero indubbi: evitare l’iniezione e rendere più semplice la procedura della vaccinazione. Ma perché non li abbiamo già? Il punto è che ottenere una formulazione orale per un vaccino è un processo più complesso e il rischio è avere una risposta immunitaria non soddisfacente. Per questo si studiano metodi per un “delivery” – un invio – e un rilascio più efficiente.
Gli autori studiano da tempo pillole biodegradabili e sicure per recapitare efficacemente un farmaco direttamente nello stomaco. La struttura esterna della capsula, della grandezza di un mirtillo, ruota e si orienta in modo da arrivare a destinazione, distruggersi e liberare il contenuto. Nel 2021 i test hanno riguardato inizialmente anticorpi monoclonali, poi sono passati ad acidi nucleici (l’RNA), una molecola più grande e difficile da trasportare. La somministrazione prevedeva una quantità superiore rispetto a quella contenuta negli attuali vaccini anti coronavirus a mRNA per via iniettiva. Per rendere il tutto possibile gli scienziati hanno utilizzato come vettore, ovvero come veicolo, nanoparticelle di un particolare polimero, già testato e utilizzato, dimostratosi efficiente.
Ora i ricercatori hanno appena svolto la ricerca su maiali, somministrando 3 capsule contenenti ognuna 50 microgrammi di mRNA, in tutto dunque 150. I vaccini anti Covid basati sulla tecnologia dell’mRNA includono una quantità di RNA messaggero che va dai 30 ai 100 microgrammi – a seconda del vaccino. Nello studio il contenuto della capsula è stato recapitato con successo. La proteina desiderata, alla base della risposta immunitaria che si voleva generare, è stata prodotta dalle cellule dello stomaco. Questa proteina non è stata trovata altrove, al di fuori dello stomaco, e ora gli scienziati puntano a capire se cambiando la composizione o il dosaggio delle nanoparticelle ci possa essere un’attivazione ancora maggiore.
In questo caso si punta ad attivare la cosiddetta “immunità della mucosa” nel tratto gastrointestinale. Ma per stimolare l’immunità mucosale nelle vie respiratorie si potrebbero creare anche vaccini spray. Raggiungere direttamente la mucosa delle cavità nasali e orali può essere una strada importante da percorrere – aggiuntiva e non sostitutiva di quella attuale – di cui si è spesso parlato durante la pandemia.
Riferimenti: Matter
Il colosso farmaceutico Johnson & Johnson pagherà 6,5 miliardi di dollari per chiudere le cause…
Si tratta di una patologia rara e difficile da trattare. Colpisce prevalentemente gli uomini e…
Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…
Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…
L’Aifa ha approvato l’estensione della rimborsabilità del trattamento, che era già stato approvato per l'atrofia…
Resistono alle radiazioni potenziando la loro capacità di riparare i danni al dna. Piccolo aggiornamento…
Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.
Leggi di più