Cronometrati i vortici cosmici

La potenza dell’uragano Katrina è niente a confronto di quella di un buco nero. Scienziati presso l’Harvard Smithsonian Center for Astrophysics di Cambridge, in Massachusetts, sono riusciti a misurare per la prima volta la velocità di rotazione del buco nero conosciuto come GRS1915: è pari a circa 950 giri al secondo, ovvero centinaia di migliaia di volte quella del famoso uragano che distrusse New Orleans nel 2005.

Il parallelo non è casuale: come gli uragani, i buchi neri generano enormi vortici intorno a una zona centrale di colore più chiaro. Nei buchi neri questa zona è conosciuta come orizzonte degli eventi e rappresenta il limite al di là del quale l’attrazione gravitazionale è talmente grande che non lascia sfuggire niente, nemmeno la luce.

Durante la rotazione di un buco nero, si crea una potenza gravitazionale tale da provocare degli enormi getti di gas alla velocità prossima a quella della luce accompagnati da una potente emissione di raggi X. Secondo gli scienziati la conoscenza della precisa velocità di rotazione di un buco nero potrebbe aiutare a chiarire l’origine di fenomeni sfuggenti ed ancora poco conosciuti come i “Gamma ray bursts”, i lampi di raggi gamma, ovvero delle enormi esplosioni di raggi gamma che avvengono in posizioni apparentemente casuali nello spazio, ma sono probabilmente legati all’attività dei buchi neri. (s.m.)

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