Un aiuto per curare le lesioni del cervello potrebbe venire da una molecola più volte disprezzata: il colesterolo. Capace di agire sui contatti tra le cellule nervose, facilitandone il funzionamento e lo sviluppo. Questo è quanto sostengono in uno studio pubblicato su Science i ricercatori del Max-Delbrück-Center di Berlino e del Centre de Neurochemie di Strasburgo. Viene così svelato il segreto del fattore “sinaptogenico”, la capacità cioè di riparare le connessioni sinaptiche distrutte a causa di un infarto, di un ictus o di una malattia neurodegenerativa come l’Alzheimer. La ricerca di tale fattore è cominciata quando, alcuni anni fa, Frank Pfrieger, lo stesso ricercatore a capo dell’équipe che ha firmato l’articolo in questione, scoprì che erano le cellule gliali, che formano gran parte del tessuto cerebrale, a stimolare i contatti fra i neuroni. In particolare capì che era una sostanza solubile prodotta dalle cellule gliali a indurre un potenziamento dell’attività sinaptica. Quale fosse Pfrieger l’ha scoperto solo ora. Gli esiti della sua ricerca mostrano infatti che le cellule nervose producono abbastanza colesterolo per sopravvivere e svilupparsi, ma non abbastanza per formare sufficienti contatti sinaptici. Sarebbero proprio le cellule gliali a produrre e fornire alle cellule nervose il colesterolo in più necessario all’attività cerebrale. (i.l.c.)
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