Dall’embrione gli organi del futuro

Coltivare in laboratorio tessuti umani è ora una possibilità meno remota. Ad annunciarlo sono i ricercatori dell’Università del Wisconsin che, in un articolo pubblicato su Science, presentano i risultati ottenuti su una cultura di cellule indifferenziate provenienti da embrioni umani. Tali cellule sono totipotenti, sono cioè in grado di dar vita a tutti i tipi di tessuto umano. Per la ricerca sono stati usati degli ovuli messi a disposizione da una coppia che si era sottoposta a una terapia di fecondazione artificiale. Una volta avvenuta la fecondazione, e prima del processo di differenziazione, dagli ovuli sono state prelevate alcune cellule che, immerse in particolari sostanze, hanno mantenuto inalterate le loro caratteristiche per ben cinque mesi. “Grazie a questo risultato”, afferma James A. Thomson autore della ricerca, “si aprono nuove prospettive per il trapianto di organi”. Allo stato attuale non è ancora possibile coltivare interi organi ma solo gruppi di cellule, che però potrebbero servire per ripararli, andando a sostituire quelle danneggiate. A beneficiarne sarebbero soprattutto i malati di diabete, del morbo di Parkinson e di Alzheimer. La ricerca è stata condotta con fondi privati poiché in America è vietato usare soldi pubblici per la sperimentazione sugli embrioni umani. (l.g.)

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