Dietro l’etichetta

Siamo portati a fidarci delle rassicuranti etichette garanti della qualità, quando dobbiamo scegliere tra le diverse marche di uno stesso prodotto? La risposta è sì, e le industrie lo sanno bene, dal momento che proprio di recente è stato pubblicato sulla rivista Appetite uno studio condotto da una grande multinazionale, la Unilever Food and Health Research Institute di Vlaardingen (Olanda).

Lo studio ha visto coinvolte complessivamente  2.400 persone di quattro paesi europei: Olanda, Germania, Italia e Gran Bretagna. Nella prima parte, 1.600 partecipanti sono stati chiamati a decidere tra sei diversi formati di etichette in base al livello di comprensibilità, credibilità e all’estetica. Tutte le etichette proposte (semafori, stelle, ruote della salute e faccette sorridenti), sono state giudicate facili da capire, affidabili e piacevoli all’occhio. Il semplice bollino che attesta la qualità del prodotto è stato eletto il più efficace e comprensibile, mentre il peggiore è risultato il simbolo del semaforo.

Nella seconda parte dello studio, invece, il tempo necessario per eseguire la scelta del prodotto è stato messo in relazione alle diverse etichette. Coinvolgendo 776 consumatori italiani e inglesi, i ricercatori hanno osservato che, come era logico aspettarsi, il simbolo dalla grafica più semplice era associato a una scelta più rapida.

Ma si sa, la fretta è cattiva consigliera. Piuttosto che fidarsi ciecamente di un simbolo suggerito da chi svolge studi sulla percezione, sarebbe meglio controllare chi effettivamente certifica il prodotto. E magari leggere le informazioni nutrizionali sul retro della confezione: si perde tempo, ma si guadagna salute. (s.m.)

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here