Dinosauri d’alta quota

Servono gli elicotteri per raggiungere le ultime due piste di dinosauri scoperte in Italia. Le impronte, undici in tutto, si trovano infatti a oltre 3mila metri di quota, sul Monte Pelmo, una delle vette delle Dolomiti. Si tratta di alcune delle impronte più in alta quota mai rinvenute.

Il merito del ritrovamento va a una spedizione speleologica e geologica dell’Associazione di Esplorazioni Geografiche La Venta di Treviso, che già lo scorso anno aveva individuato cinque delle impronte. La nuova spedizione, che ha avuto luogo a settembre, ne ha trovate altre sei.

“Si tratta di piste di due diversi dinosauri del Giurassico Inferiore (200-175 milioni di anni fa circa, ndr.)”, dice Matteo Belvedere, paleontologo presso il Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova, che si sta occupando di studiare i reperti. “Mancano ancora tutte le analisi – ha aggiunto Belvedere – e al momento siamo in fase di elaborazione di un modello tridimensionale molto accurato, che viene ottenuto dai rilievi fotografici. Trasportare il materiale per il calco a 3.040 metri di quota, infatti, è un po’ complicato”.

Per ora si può dire che uno dei due dinosauri era probabilmente un bipede carnivoro. Le sue impronte, tridattile (cioè con tre dita) misurano tra i 10 e 15 centimetri. Sono deformate e mal conservate per via della natura carsica della roccia. La altre impronte sono leggermente più grandi: tra i 20 e i 25 centimetri.

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