Un nome d’effetto per un ambizioso progetto: DIVA. Di che si tratta? Di un database italiano che raccoglierà le storie cliniche delle donne ad elevato rischio di tumore a seno e ovaie, per garantire loro strategie di prevenzione, diagnosi e cura sempre più personalizzate. Il progetto, che per esteso si chiama Database Italiano VArianti genetiche BRCA1 e BRCA2, è stato promosso da sei Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (Centro di Riferimento Oncologico di Aviano, Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari, AOU San Martino – Istituto nazionale per la ricerca sul cancro di Genova, Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la cura dei Tumori di Meldola, Istituto Nazionale Tumori di Milano, Istituto Oncologico Veneto di Padova) e col supporto del Consorzio Interuniversitario CINECA.
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