L’Agenzia spaziale europea (Esa) lo ha definito il gran finale. E in effetti quello che accadrà domani è uno di quegli eventi destinati a entrare nella storia dell’esplorazione spaziale. Dopo due anni di osservazione, nella tarda mattinata di domani la sonda Rosetta accenderà i propulsori ed eseguirà uno schianto spettacolare contro la sua cometa, la 67P/Churiumov-Gerasimenko. Come in una favola il lander Philae, che è stato fotografato dalla sonda proprio all’inizio di questo mese, si riunirà alla navicella con la quale ha condiviso il lungo viaggio verso la 67P prima di essere sganciato nell’autunno 2014, dopo dieci anni di navigazione. Philae ebbe un atterraggio a dir poco rocambolesco, e nell’estate del 2015 si interruppe ogni nuova possibilità di contatto col lander.
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