Doppiette alle regioni? Il Wwf dice no

Un intervento tempestivo per fermare la legge sulle deroghe ai calendari venatori che, dopo l’approvazione da parte del Senato, passerà al vaglio della Camera. E’ questo il contenuto del ricorso presentato oggi da Verdi e Wwf alla Commissione UE. Si tratta infatti di una legge che scavalca quanto stabilito da una direttiva europea del 1979 che protegge le specie in pericolo, specie gli uccelli migratori come il fringuello e la pettora. Secondo Fulco Pratesi, presidente del Wwf, “la deroga alle regioni permetterebbe di aggirare questa direttiva aumentando il numero delle specie cacciabili, per farle finire come condimento della polenta”. La direttiva, sostengono gli ambientalisti, appartiene allo Stato e non può essere derogata. Chiaramente soddisfatta è invece la Federazione italiana della caccia che appoggia il provvedimento come “un importante passo avanti, sulla via della caccia moderna”. Il Governo italiano tenta di smorzare i toni: l’onorevole La Loggia, ministro delle politiche agricole, nega che le specie correrebbero più pericoli con la nuova legge perché le deroghe potranno essere concesse solo dall’Istituto nazionale della fauna selvatica e le regioni costituiranno appositi istituti per la fauna selvatica per valutare le esigenze territoriali. Garanzie, queste, giudicate troppo deboli dagli ambientalisti. (a.ca.)

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