Dove abitano i numeri

Quante sono le dita della mano? Per rispondere  un bambino deve essere in grado di associare un simbolo astratto a una precisa quantità di oggetti. Un’operazione resa possibile dall’attività della  corteccia parietale. Due recenti studi pubblicati su Neuron forniscono nuovi dettagli sul ruolo dei neuroni di questa regione cerebrale, fondamentali per la rappresentazione numerica che si forma nell’infanzia. Le ricerche potranno servire nella terapia di chi soffre di discalculia, l’incapacità di comprendere, ricordare e manipolare i numeri.

Il primo dei due lavori, guidato da Manuela Piazza dell’Inserm francese, dimostra che i neuroni vengono attivati sia in presenza di quantità numeriche non astratte (punti o linee)  che di simboli. I ricercatori hanno monitorato, tramite risonanza magnetica (fMri), l’attività cerebrale di un gruppo di individui sottoposti a due differenti stimoli: una serie di punti e dei numeri arabi. E hanno verificato che la regione parietale risponde allo stimolo iniziale, per poi ridurre la sua attività nel processo di elaborazione dell’informazione e reagire nuovamente a ulteriori stimoli, indipendentemente dalla scrittura numerica prescelta. La corteccia cerebrale è indubbiamente quindi la sede del calcolo, astratto e non.

Con una differenza però tra parte destra e sinistra. Che è quanto sostengono gli autori (University College di Londra) del secondo studio, i quali che evidenziano una distinzione di ruoli: il lobo sinistro sarebbe preposto all’elaborazione di simboli astratti,  mentre il destro sarebbe più sensibile alla simbologia adottata. Contro la comune credenza che i numeri siano rappresentati dal nostro cervello solo in forma astratta.

Per dimostrarlo i ricercatori hanno sottoposto alcuni individui alla lettura di una serie di numeri rappresentati, di volta in volta, con parole, o  cifre, o sotto entrambe le forme (es: due; 2; due e 2). E hanno fatto il seguente ragionamento: se il cervello rappresenta i numeri esclusivamente in forma astratta, qualunque simbologia numerica dovrebbe essere in grado di attivare i neuroni specifici.

Se invece una regione specifica elabora solo una simbologia (per esempio il numero arabo 2) allora il processo di elaborazione scatterà solo in presenza di quella specifica rappresentazione. In effetti lo studio ha dimostrato che i neuroni della regione parietale destra, oltre alla codifica di rappresentazioni astratte, sono coinvolti nei processi di elaborazione di informazioni numeriche non astratte. (g.d.o.)

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