L’aurora boreale e quella aurale “catturate” per la prima volta insieme: le spettacolari immagini sono state raccolte da Polar, la sonda della Nasa in orbita dal 1996. E adesso i ricercatori della Nasa sperano di gettar luce su una teoria vecchia di tre secoli: che le due aurore sarebbero una il riflesso dell’altra. Una prima analisi delle immagini ha dimostrato che sebbene le due aurore sembrano mimarsi a vicenda, alcuni dettagli le renderebbero distinte. Sia la boreale che quella australe sono causate da particelle come gli elettroni e i protoni che attraversano a velocità elevatissime gli strati alti della nostra atmosfera urtando i gas che lì vi incontrano. Il fenomeno avviene in genere quando nell’emisfero Nord è autunno: in questo periodo infatti grosse perturbazioni metereologiche trasferiscono energia nello spazio che circonda la Terra, eccitando le particelle che rimangono come intrappolate dal campo magnetico terrestre. In questo modo elettroni e protoni cominciano a muoversi lungo le linee del campo, creando spettacolari effetti di luce visibili in un raggio di ben 4000 chilometri intorno ai poli. (e.g.)