Due cuori battono ai poli di Giove

I due poli di Giove sono come due cuori che battono, emettendo un “getto” di raggi X ad alte energie. E’ quanto ha svelato Chandra, l’osservatorio orbitante della Nasa, grazie alla High Resolution Camera. Non è la prima volta che simili emissioni vengono osservate su Giove: oltre ai raggi X, infatti, sono state registrate sorgenti di raggi ultravioletti e infrarossi. Questa volta però uno studio, condotto da un gruppo di ricercatori guidato da Randy Gladstone, del Southwest Research Institute di San Antonio (California) e pubblicato su Nature, spiega che le sorgenti delle emissioni sono state localizzate con precisione: si trovano in prossimità dei due poli magnetici del pianeta. Questi dati rimettono in discussione le teorie esistenti sulle cause del fenomeno: getti di raggi X infatti vengono emessi quando gli ioni eccitati di ossigeno e zolfo urtano ad alta velocità i gas presenti nell’atmosfera di Giove. Prima si riteneva che questi ioni provenissero dal satellite Io e che fossero “energizzati” dalla magnetosfera di Giove. Ma le regioni dove l’intensa attività di raggi X è stata accuratamente determinata da Chandra, non possono essere raggiunte da ioni provenienti da Io. Gli ioni eccitati dovrebbero venire da una distanza di almeno 30 volte il raggio del pianeta, ma gli strumenti a bordo di Chandra hanno mostrato che a quella distanza non ci sono sorgenti né di ioni di ossigeno né di zolfo sufficientemente “energetizzati”. Un’altra spiegazione possibile è quindi che tra le particelle che provengono dal vento solare, alcuni ioni più pesanti siano catturati dal campo magnetico di Giove, e da questo accelerati e ridiretti verso i poli del pianeta. Una volta catturati, gli ioni oscillerebbero avanti e indietro tra i due poli, provocando le pulsazioni dei getti di raggi X. (e.g.)

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