Due gemelle in partenza per la Luna

Ancora dieci giorni e poi finalmente, l’8 settembre, le navicelle gemelle A e B della missione Grail (Gravity Recovery And Interior Laboratory) prenderanno il volo (live streaming del lancio qui) dalla pista di Cape Canaveral (Florida). Destinazione: Luna. Lo scopo della missione, infatti, è riportare a casa la più completa mappa gravitazionale del nostro satellite naturale.

L’8 settembre si apre una finestra di lancio di 42 giorni entro i quali avverrà la partenza; l’arrivo è invece previsto il 31 dicembre per la Grail A e il giorno seguente per la Grail B. Una volta in orbita intorno alla Luna, le due navicelle del Jet Propulsion Laboratory della Nasa la osserveranno per circa tre mesi, a partire dal 2012, cercando di svelarne completamente la struttura, dalla superficie fino agli strati più profondi.

Le gemelle percorreranno intorno al satellite oltre quaranta milioni di chilometri e le osservazioni gravitazionali compiute dalla strumentazione a bordo (un accelerometro e un dispositivo a microonde) verranno combinate con quelle topografiche per estrarre informazioni sulla composizione e sulla struttura della Luna.

“La missione Grail svelerà alcuni misteri lunari e ci aiuterà anche a capire come il nostro satellite, la Terra e gli altri pianeti rocciosi si siano evoluti” ha spiegato Maria Zuber, ricercatrice del Massachusetts Institute of Technology che partecipa alla missione Grail. Tra gli obiettivi della missione il principale sarà, infatti, proprio quello di capire in che modo si sia evoluta e modificata nel tempo la sua temperatura, cercando quindi di far luce anche sulla formazione del satellite, e quindi sulla genesi del nostro sistema solare.

A bordo delle navicelle della Nasa anche la telecamera MoonKAM (Moon Knowledge Acquired by Middle school students), parte del progetto guidato da Sally Ride (la prima donna negli Usa a volare nello spazio) riservato agli studenti della scuola media, che potranno in questo modo osservare e studiare da vicino il nostro satellite grazie alle immagini e ai video catturati durante la missione.

Riferimenti: Nasa 

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