Sono italiani due dei cinque vincitori del premio premio Marie Curie 2004, il prestigioso riconoscimento assegnato ogni anno ai giovani scienziati europei che si siano messi in luce con le loro ricerche: Benedetta Ciardi, ricercatrice al Max Planck Institute for Astrophysics, con uno studio riguardante gli effetti delle prime stelle nate nell’universo primordiale sullo sviluppo del tessuto dell’universo come oggi appare; e Stefano Zapperi, per la sua ricerca di una teoria descrittiva della propagazione acustica del rumore in mezzi che abbiano subito stress meccanici indotti dall’esterno. Il premio è stato istituito dalla Commissione Europea per incoraggiare ed evidenziare i giovani ricercatori europei nell’ambito del Sesto Programma di Ricerca dell’Unione e della Lisbon Strategy, direttive improntate a rendere l’economia del continente la più dinamica e ricettiva rispetto alle innovazioni scientifiche. Come gli altri premiati, due ricercatori tedeschi e un israeliano, riceveranno un congruo compenso in denaro e soprattutto la possibilità di trovare nuove collaborazioni per continuare la ricerca in un ambito più ampio che favorisca il più possibile la comunicazione scientifica tra i centri di ricerca europei. La giuria che ha selezionato i vincitori era guidata dal Premio Nobel per la fisica Gerard ‘t Hooft, professore di Fisica Teorica nell’Università di Utrecht. (m.zi.)