Un Dvd che contiene diecimila volte più dati di quelli attuali potrebbe essere presto sugli scaffali dei nostri negozi Hi-tech. A renderlo possibile è un nuovo sistema di registrazione in 5D, che sfrutta anche le diverse lunghezze d’onda – cioè i colori – e la polarizzazione della luce (qui il link allo studio). Il prototipo, creato dai ricercatori australiani del Centre for Micro Photonics e presentato su Nature, contiene fino a 1,6 terabyte, quasi l’equivalente di 200 Dvd: la maggiore amplificazione di capacità ottenuta fino ad oggi per quanto riguarda i supporti di tipo ottico a sistema di registrazione laser.
Attualmente i supporti di tipo ottico presentano tracce registrabili in 3D. Per ottenere la dimensione dei colori (o “a spettro”), i ricercatori hanno incorporando nanofili d’oro sulla superficie del disco. Poiché le nanoparticelle reagiscono alla luce in modo diverso a seconda della loro forma, è stato possibile registrare le informazioni in diverse lunghezze d’onda sullo stesso supporto fisico.
La quinta dimensione è stata ottenuta polarizzando la luce: il campo elettrico generato dalla propagazione delle onde elettromagnetiche si allinea con i nanofili d’oro, consentendo la registrazione di “strati” di informazioni da diverse angolazioni. “La polarizzazione può essere ruotata di 360 gradi”, hanno spiegato i ricercatori: “Per esempio possiamo registrare a zero gradi e a 90 gradi sulla stessa traccia, senza che le informazioni interferiscano l’una con l’altra”.
Restano alcune questioni da risolvere, come la velocità ottimale di scrittura del disco. Ma il super Dvd potrebbe essere disponibile sul mercato nel giro di cinque anni. (e.r.)
Riferimento: doi:10.1038/nature08053