E-cigarette, perché hanno tanto successo

Se ne parla tanto, negli ultimi tempi. Le sigarette elettroniche stanno conoscendo un momento di grande diffusione, reale e mediatica, dopo alcuni studi che ne evidenziavano il potenziale rischio per il polmoni o derivante dai prodotti di scarto (Vedi Galileo: E-cigarette: una moda rischiosa per i polmoni e E-cigarette, attenti al vapore passivo). Una discussione amplificata anche dai sequestri di alcuni prodotti non a norma e dall’arrivo dei primi divieti di svapare in luoghi pubblici. Ma cosa ne pensano i consumatori? A tracciare un ritratto della conoscenza delle e-cigarettes, dei motivi del loro uso, è un sondaggio condotto attraverso l’International Tobacco Control (Itc), che ha preso in considerazione circa 6000 intervistati, via web o telefono. Per capire anche se, come alcuni sostengono, le e-cig possano indurre a svapare anche i non fumatori, producendo così dipendenza da nicotina.

Lo studio ha preso in considerazione quattro paesi: Stati Uniti, Regno Unito, Canada e Australia, sebbene in questi ultimi due le sigarette elettroniche siano bandite. “Nessuno studio aveva esaminato l’uso degli Ends (Electronic nicotine delivery systems, altro modo per riferirsi alle sigarette elettroniche, nda) nei paesi dove sono vietati”, spiega in proposito Richard J. O’Connor del Roswell Park Cancer Institute (Buffalo), a capo dello studio. 

I dati raccolti mostrano come i livelli di conoscenza del prodotto siano piuttosto variabiali nei diversi paesi, maggiori in quelli dove l’uso delle e-cig è legale e minori in quello dove è bandito (il 73% negli Usa contro il 20% in Australia). Lo studio mostra anche come i più consapevoli siano i giovani. 

Per quel che riguarda invece i consumatori – fumatori non abituali ma anche persone che fumavano un pacchetto e più al giorno – la stragrande maggioranza dichiara di svapare perché ritiene le e-cigarettes meno dannose delle bionde (per un 80%), e perché questi dispositivi avrebbero permesso di ridurre il numero di sigarette tradizionali fumate. La maggior parte dei consumatori quindi sceglie le e-cig come metodo per smettere di fumare, anche se per molti (i tre quarti), svapare significa anche soddisfare la propria voglia di nicotina in luoghi dove è proibito fumare

I risultati mostrano quindi che almeno per il consumatori la scelta delle sigarette elettroniche viene fatta in chiave salutistica, anche se servono ancora studi per la comunità scientifica, come spiega anche O’Connor: “Qualora le autorità regolatorie dovessero riconoscere la riduzione del danno, ci si potrebbe aspettare una più grande diffusione di questi prodotti, almeno tra gli attuali fumatori. Se verranno fornite evidenze credibili alle autorità competenti, attraverso ricerche indipendenti e studi ben controllati, che questi dispositivi riducono il numero dei fumatori e non invogliano i non fumatori a farne uso, allora l’effetto sulla salute sarà probabilmente positivo”. 

Riferimenti: Elsevier Health Sciences

Credits immagine: pixelblume/Flickr

3 Commenti

  1. Articolo molto interessante. Personalmente sono passato alle sigarette elettroniche da 5 mesi e devo dire che mi trovo bene. Mi sono avvicinato con un po’ di diffidenza a dire il vero, sia perché ero un fumatore davvero accanito, sia perché avevo letto recensioni poco confortanti (avevano anche sequestrato un camion con e-cig contraffatte). Per evitare problemi di ogni tipo ho acquistato le Categoria che sono certificate CE e, cosa che non guasta, sono molto simili alle sigarette normali. Risultato: da subito non ho avvertito più l’ansia di consumare tabacco e adesso fanno quasi 3 settimane che non tocco una sigaretta vera. Le consiglio non solo a quelli che vogliono smettere, ma anche a coloro che vogliono semplicemente ridurre il numero di sigarette fumate!

  2. Fumavo come un pazzo in maniera nevrotica e ansiosa , da pochi giorni ho acquistato la Ego W, e lo stress è crollato. Ho preso un liquido di tabacco Virginia e nicotina al 9. Ogni tanto do una svapata, con tranquillità. Niente piu puzza, mozziconi in giro, tosse , arrossamento della gola etc. etc. La cosa più bella è che il gusto è identico alle sigarette che fumavo ! Anche che abbia qualche ripercussione sulla salute non può essere mai come le sigarette vendute dallo Stato Killer.
    Ho un pacchetto intero di sigarette sul tavolo e non ho la minima voglia di toccarlo.

  3. Per evitare che vengano importati prodotti scadenti o pericolosi contenenti liquidi da zone poco “controllate” magari da clan malavitosi ritengo sia giusto che le sigarette elettroniche vengano commercializzate o nelle Farmacie o nelle Tabaccherie, questo per evitare speculazioni di ogni tipo…in questo modo se dovessero scoppiare sappiamo con chi prendercela!!!!! Da non fumatore aborro sia chi fuma il normale tabacco che contiene circa 4600 SOSTANZE NOCIVE…sia le sigarette elettroniche che nel liquido usato per svapare contiene in gran parte anche il GLICOLE usato anche come ANTIGELO PER LE AUTOMOBILI…………FACCIAMO BUONA INFORMAZIONE PER FAVORE….NON VORREI CHE CHI HA APERTO CON 4 SOLDI QUESTO TIPO DI ATTIVITà SPECULI SULA POVERA GENTE!!!
    Purtroppo la gestualità e la dipendenza psicologica non vengono eliminate con la sigaretta elettronica, infatti più del 70% che la utilizzano tornano alle classiche entro 60 gg. I giovani con tale prodotto sono maggiormente esposti al vizio del fumo data la pubblicità che le aziende di e-cig attuano continuamente sul mercato. Inoltre l’approviggionamente dei materiali liquidi non è assolutamente regolamentato e certificato!!
    Stop a qualsiasi tipologia di fumo!

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