E-cigarette, vietato “svapare”

Non si placa la polemica sulle sigarette elettroniche, anche se stavolta a far discutere non sono gli studi scientifici sulla sicurezza dei dispositivi, i provvedimenti del governo o ancora la diffusione di prodotti non a norma (vedi Galileo). A riportare al centro dell’attenzione le e-cigarette è la notizia del bando emesso dal sindaco di Lomazzo (Como) che ha vietato di “svapare” – come si dice in gergo riferendosi all’aspirazione del vapore prodotto dalle sigarette elettroniche – nelle strutture municipali. Come racconta infatti il Corriere della Sera potrebbe costare dalle 25 alle 500 euro infrangere l’ordinanza comunale. 

Quello del sindaco di Lomazzo però non è l’unico caso in cui le e-cigarette sono state messe al bando, seppure in assenza di evidenze scientifiche che ne accertino eventuali rischi per la salute. Alitalia e Trenitalia infatti allo stesso modo vietano di svapare su treni ed aerei, sebbene la normativa in questione rimanga piuttosto dubbia. Non è chiaro infatti se il vapore passivo, all’origine della legge Sirchia che vieta di fumare nei luoghi pubblici, sia un discorso valido anche per i fumi delle sigarette elettroniche (in particolare a quelle contenti nicotina).

Così, in assenza di una normativa chiara e in attesa di studi scientifici che chiariscano i loro effetti sulla salute, il primo cittadino di Lomazzo Gianni Rusconi ha preferito l’opzione “nel dubbio, meglio vietare”. ”Pur cercando qualche precedente a cui ispirarci, non ne abbiamo trovati”, avrebbe commentato in proposito il sindaco: “i dubbi su questo prodotto e sui suoi effetti sono ancora troppi e ci è sembrato giusto prendere una posizione”.

Credits immagine: pixelblume/Flickr

1 commento

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here