Costretti ad alzare la voce perché il corteggiamento sia efficace. Non in competizione con i propri rivali, ma con i clacson e gli altri rumori tipici dell’ambiente urbano. Protagonisti i maschi delle cinciallegre (Parus major) che vivono nella città olandese di Leida. In uno studio comparso su Nature, Hans Slabbekoorn e Margriet Peet, biologi dell’Università di Leida, dimostrano per la prima volta come l’attività dell’essere umano abbia influito sulla comunicazione di questi uccelli. La ricerca ha tenuto sotto osservazione 32 maschi, ognuno dei quali riesce ad emettere fino a nove frequenze sonore diverse: gli scienziati hanno scoperto che la frequenza minima cresce mediamente nelle zone più rumorose. Secondi gli autori della ricerca, le cinciallegre negli ambienti più “chiassosi” ricorrono solamente alle frequenze più alte. Ma in specie prive di questa plasticità sonora, sottolineano Slabbekoorn e Peet, il rumore prodotto dalle attività umane potrebbe influire sulla capacità riproduttiva e di conseguenza sulla popolazione aviaria e la sua diversità. (m.mo.)
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