L’infermiere sardo di Emergency, il secondo caso di paziente italiano con ebola, è guarito e oggi lascerà l‘Istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani di Roma, dove era ricoverato dal 13 maggio scorso. Si conclude così il caso del 37enne, come è stato per Fabrizio Pulvirenti, il medico italiano di Emergency che aveva contratto l’ebola lo scorso novembre e primo caso italiano di infezione dal virus dopo l’epidemia in Africa occidentale.
Il comunicato stampa dello Spallanzani sulle dimissioni del paziente rilasciato oggi recita: “Al suo ingresso il paziente appariva febbrile, confuso, e bradicardico. Ha subito iniziato terapia antivirale per via orale. In seconda giornata di ricovero, il paziente ha ricevuto la prima dose per via parenterale di anticorpi monoclonali specifici, l’infusione è stata ripetuta in V giornata senza alcuna complicanza immediata”. Secondo i bollettini medici finora emessi sappiamo che il paziente ha ricevuto farmaci sperimentali non registrati, nutrizione parenterale e la terapia reidratante.
L’infermiere, così come il medico prima, aveva contratto l’ebola mentre prestava servizio in Sierra Leone, uno dei tre paesi – insieme a Liberia e Guinea – più colpiti dall’epidemia, sotto controllo dallo scorso aprile, come aveva anche annunciato il fondatore di Emergency Gino Strada. Tuttavia diversi casi continuino a essere segnalati nei report dell’Organizzazione mondiale della sanità: 25 quelli nella settimana conclusasi il 31 maggio.
I sintomi dell’infezione per l’infermiere italiano erano comparsi subito dopo il rientro in Italia, agli inizi di maggio, e dopo il trasferimento e le accertamenti al centro malattie infettive di Sassari il paziente era stato trasferito a Roma. Dagli inizi di giugno le sue condizioni sono state in netto miglioramento.
Gino Strada, apprendendo la notizia della guarigione dell’infermiere, ha commentato così dalla sua pagina Facebook: “Oggi, finalmente, la notizia che aspettavamo: Stefano, il nostro collega sardo che aveva manifestato sintomi della malattia di ebola poco dopo il rientro in Italia dalla Sierra Leone, sarà dimesso guarito dall’ospedale Spallanzani. Il mio grazie a tutti coloro che lo hanno curato in queste settimane. A Stefano un grande abbraccio di bentornato tra noi”.
Via: Wired.it
Credits immagine: NIAID/Flickr CC
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