L’Oms ha diramato l’allerta non appena dal Ministero della salute della Rdc è stata data la conferma che 2 dei 5 campioni biologici raccolti da casi sospetti di febbre emorragica sono risultati positivi al virus Ebola. Il focolaio, fanno sapere le autorità, è al momento localizzato nell’area di Bikoro, sulle rive del lago Tumba, nella parte nord-occidentale del Paese. La zona possiede una struttura sanitaria, la stessa che ha tempestivamente segnalato i pazienti sospetti, ma non possiede organizzazione e strumenti sufficienti per poter far fronte a un’epidemia: cooperazione e aiuti internazionali sono necessari per arginare la diffusione del virus.
“La nostra massima priorità è quella di arrivare a Bikoro per lavorare a fianco del governo della Repubblica democratica del Congo e ai nostri partner per ridurre la perdita di vite umane e le sofferenze legate a questa nuova epidemia di virus ebola”, ha affermato Peter Salama, vicedirettore dell’Oms.“Lavorare con i partner e rispondere in modo tempestivo e coordinato sarà fondamentale per contenere questa malattia mortale”.
“Sappiamo che affrontare questo focolaio richiederà una risposta completa e coordinata. L’Oms lavorerà a stretto contatto con le autorità sanitarie e gli altri partner per sostenere la risposta nazionale. Raccoglieremo più campioni, tracceremo i contagi, coinvolgeremo le comunità con messaggi di prevenzione e controllo e metteremo in atto metodi per migliorare la raccolta e la condivisione dei dati”, ha dichiarato Matshidiso Moeti, direttore regionale per l’Africa dell’Oms.
Questa per la Rdc è la nona epidemia di ebola da quando il virus venne riscontrato nel Paese nel 1976. L’ultimo focolaio si era verificato nel 2017nella parte settentrionale del Paese ma la risposta era stata molto rapida ed efficace. Un’efficienza che tutti ci auguriamo si ripeta.
Via: Wired.it