Ecco la lista dei prodotti “chemical free”

“Materia di determinata composizione chimica che le conferisce particolari caratteristiche o proprietà”, si legge nel Vocabolario Treccani alla voce “sostanza”. Tutte le sostanze quindi sono chimiche. Tutto, in sostanza (perdonateci il facile gioco di parole), è chimico. Sono numerosi però i prodotti di consumo, come generi alimentari o cosmetici, pubblicizzati come “chemical free”, per intendere che le sostanze in essi contenuti sono di origine naturale. Per questo il chimico del Weizmann Institute of Science Alexander Goldberg e il blogger esperto di chimica Chemjobber, hanno analizzato i principali prodotti presenti sul mercato che vengono presentati come “privi di sostanze chimiche”, e hanno presentato su Nature una lista di quelli realmente chemical free. Il documento, ovviamente, è vuoto.

Non è la priva volta che dei chimici si mostrano infastiditi dall’uso improprio del termine “chemical-free”. È di qualche anno fa la polemica suscitata dalla pubblicità, apparsa sulle tv inglesi, di un compost organico “100% chemical-free”. “Sarei felice di dare un milione di sterline al primo che mi porti una sostanza al 100% senza chimica”, ironizzava all’epoca Neville Reed, direttore della Royal Society of Chemistry. “Se qualcuno ci riuscisse vedremmo migliaia di anni di studi sparire sotto i nostri occhi. Dovremmo strappare i libri di testo, bruciare i certificati di laurea e riqualificare gli insegnanti”.

Il lavoro di Goldberg e Chemjobber è piaciuto a Nature, ma la rivista, non ritenendo opportuno pubblicare un articolo “senza chimica” utilizzando l’inchiostro (chimico), ha deciso di rendere disponibile l’articolo in Pdf sul blog online The Sceptical Chymist. I lettori sono invitati a lasciare commenti, ovviamente “chemical-free”.

Riferimenti: Nature Chemistry; http://blogs.nature.com/thescepticalchymist/files/2014/06/nchem_-Chemical-Free.pdf

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