Ecco la proteina orologio della cellula

Per la prima volta è stata determinata la struttura di una proteina che funziona da orologio biologico. Si chiama Kai-C ed è stata scoperta nel batterio Synechococcus, appartenente al genere delle alghe verdi-azzurre, quei microorganismi che formano una schiuma verdastra sulla superficie degli stagni. A studiare i meccanismi segnatempo in questi organismi unicellulari è stato un team di scienziati della Vanderbilt University, in collaborazione con l’Università di Madison nel Wisconsin e con l’Harvard Medical School, la cui scoperta è pubblicata su Proceedings of the National Academy of Sciences. Fino ad oggi infatti si pensava che l’orologio che regola i cicli circadiani, cioè i ritmi di funzionamento cellulare in corrispondenza dell’alternanza luce-buio, fosse presente solo in organismi più complessi. Ma anche semplici alghe come il Synechococcus svolgono processi metabolici come la fotosintesi e la fissazione dell’azoto che devono essere regolati: alcune reazioni biochimiche, infatti, sono incompatibili tra di loro. Così questi batteri hanno evoluto il modo per separare i due processi, svolgendo la fotosintesi durante il giorno e incorporando azoto nelle ore notturne. A dettare i tempi è proprio la proteina Kai-C. Gli scienziati hanno esaminato la struttura di questa proteina al microscopio elettronico per cercare di comprenderne il funzionamento. E hanno scoperto che si tratta di una proteina dalla forma ad anello che si lega al Dna. L’ipotesi, quindi, è che Kai-C avrebbe un ruolo di interruttore generale, modificando la conformazione del Dna. Attivando o disattivando così specifiche funzioni in dipendenza del tempo. (v.n.)

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