Nei pressi della piramide di Sakkara, nel deserto vicino al Cairo, archeologi egiziani avrebbero trovato le più antiche testimonianze della pratica della mummificazione tra gli antichi egizi. I reperti, ossa umane con tracce di resina e frammenti di pelle, erano contenuti in una cassa di legno rinvenuta all’interno di una struttura funeraria in mattoni di argilla.
Secondo Zahi Hawass, direttore delle antichità nel complesso di Giza, si tratterebbe dei resti di funzionari vissuti tra il 3100 e il 2890 a.C. Il rinvenimento proverebbe dunque che la mummificazione era in uso fin dalle prime dinastie dell’antico Egitto, circa 500 anni prima di quanto ritenuto sin ora. La cattiva conservazione dei corpi sarebbe dovuta all’impiego di una tecnica poco evoluta. (p.d.a.)
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