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Ecco perché sono scomparsi gli abitanti dell’Isola di Pasqua

Vissuti per secoli sull’Isola di Pasqua, lasciando come ricordo della loro civiltà delle enormi teste di pietra, secondo molti storici i Rapa Nui (gli abitanti dell’isola di Pasqua) sarebbero letteralmente “morti di fame”, per aver sfruttato troppo intensamente le scarse risorse naturali dell’isola. Un articolo appena pubblicato sulla rivista Pnas, sembra suggerire, invece, che le vere cause del declino di questa popolazione siano state molto più complesse, e che più che la mancanza di cibo, a causarne la scomparsa possano essere state le malattie portate dai primi colonizzatori europei.

Famosi per i Moai, le enormi teste di tufo – molte hanno anche braccia e busto, che negli anni sono stati ricoperti dalla terra – costruite sull’Isola di Pasqua, i Rapa Nui sono una popolazione di origine polinesiana insediatasi sull’isola intorno al 1200. Nei secoli passati sull’isola, prima dell’arrivo degli europei (1722), i Rapa Nui hanno ampiamente disboscato la zona settentrionale dell’isola modificandone così il clima. Proprio i cambiamenti climatici (dovuti soprattutto allo sfruttamento del territorio) hanno costretto questa popolazione a migrare da un’area all’altra dell’isola, e si riteneva fino ad oggi ne avessero causato in seguito il definitivo declino.

Un’équipe di ricercatori neozelandesi, statunitensi e cileni ha analizzato reperti su tutta l’isola, utilizzando una tecnica chiamata Obsidian hydration dating (Ohd), un metodo geochimico per determinare l’età di oggetti in cui è presente l’ossidiana (un vetro vulcanico che i Rapa Nui usavano per i loro manufatti), scoprendo così le aree in cui la popolazione è stata maggiormente attiva. Dagli studi effettuati è emerso che il calo demografico è avvenuto in maniera disomogenea: in particolare, nell’area a nord est dell’isola, grazie a condizioni climatiche favorevoli e al terreno fertile, i Rapa Nui hanno prosperato dal 1600 fino al 1800, ben oltre quindi i primi incontri con gli esploratori europei (avvenuto nel 1722). Lo studio mostra che gli abitanti dell’Isola di Pasqua all’arrivo degli europei non erano quindi sul punto di scomparire, nonostante la popolazione avesse subito un declino su base locale determinata dalle condizioni climatiche delle differenti aree dell’isola. La loro scomparsa definitiva, secondi i ricercatori, sarebbe quindi stata determinata dall’arrivo di malattie come il vaiolo e la sifilide, portate dagli esploratori europei, contro cui i Rapa Nui non possedevano alcuna difesa.

Riferimenti: Pnas doi: 10.1073/pnas.1420712112
Credits immagine: logjayge via Compfightcc

Davide Bilancetti

Nonostante maturità e laurea scientifiche, ho sempre avuto un debole per il giornalismo ed in particolare per quello scientifico. La laurea in biotecnologie, scelta quasi per caso una sera d’estate, mi ha confermato la doppia passione per scienza e comunicazione. Così negli anni ho cercato di scrivere in tutti i modi, dal giornale della scuola alla webzine di fumetti, fino a quando, ancora una volta in una sera d’estate, ho letto del Master in giornalismo scientifico di Roma, capendo di aver trovato la strada da percorrere e che finalmente avrei potuto realizzare il mio sogno.

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