Ecosistemi di 400 mila anni

Il Dna di animali e piante della Siberia e dell’Alaska di più di 395 mila anni fa è conservato negli strati di permafrost, la parte del sottosuolo perennemente ghiacciata. Questi frammenti genetici – le sequenze di Dna più antiche mai identificate – permetterà di ricostruire la storia degli antichi ecosistemi della zona e di raccontare la loro evoluzione nel tempo. E’ questo l’obiettivo di uno studio condotto dal gruppo di Eske Willerslev dell’Università di Copenaghen in Danimarca che getta luce sulla storia dell’estinzione dei grandi mammiferi. I ricercatori hanno raccolto dei campioni di permafrost per 1200 chilometri lungo la costa siberiana, hanno trivellato per 31 metri sotto la superficie, prelevato il terreno e quindi estratto i resti di Dna rimasti nella terra congelata. Sono i segmenti di alcuni geni mitocondriali dei vertebrati e geni dei cloroplasti delle piante che variano poco tra le diverse specie. La scoperta ha superato le aspettative: il permafrost conteneva il Dna di otto specie di mammiferi, tra cui il bisonte della steppa, il bue muschiato di 30 mila anni fa e 28 famiglie di alberi e piante datati tra i 300 mila e i 400 mila anni fa. E’ il risultato dell’esame delle sequenze genetiche che i ricercatori hanno condotto dopo aver applicato una speciale tecnica di ‘filatura’ (con un ceppo specifico di batteri) per evitare che il Dna antico venisse contaminato da quello contemporaneo presente sulla superficie del campione. (p.c.)

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