Effetti collaterali pericolosi

Una reazione immunitaria eccessiva che avrebbe danneggiato i tessuti del cervello. A provocarla ai pazienti a cui è stato somministrato è stato un vaccino contro il morbo di Alzheimer prodotto dalla casa farmaceutica irlandese, Elen. Lo sostiene uno studio condotto dal neuropatologo James Nicoll dell’Università inglese di Southampton sul cervello di una ammalata che si era sottoposta al trattamento ed è deceduta lo scorso febbraio. La vicenda ha inizio nel 2000, quando la Elen, dopo aver provato l’efficacia del trattamento sui ratti di laboratorio, inizia la sperimentazione su 360 volontari dell’An-1792, una proteina sintetica per eliminare le placche amiloidi nel cervello, responsabili dei danni celebrali connessi all’Alzheimer. In diversi pazienti però questa proteina ha scatenato una reazione eccessiva. Il ricercatore inglese, infatti, se da una parte in alcuni pazienti ha trovato un numero minore di placche (responsabili di stati confusionali e perdita della memoria), dall’altra ha individuato nel cervello di altri seri danni. Nel gennaio del 2002 la sperimentazione è stata sospesa, perché il 6 per cento dei malati presentava un anomalo rigonfiamento del sistema nervoso centrale. Lo studio di Nicoll, pubblicato su Nature Medicine, mostra che gli effetti collaterali del vaccino sono troppo gravi: se infatti riduce le placche amiloidi, può provocare nei pazienti una “iper-reazione” letale. (b.s.)

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