Endoscopia in pillole

Chi si è sottoposto a un’endoscopia sa quanto questo esame sia fastidioso. Ora però stomaco e intestino potranno essere visualizzati grazie ad una mini telecamera grande quanto una banale pillola. Inghiottita con un bicchiere d’acqua, l’apparecchiatura – che sfrutta la tecnologia wireless – percorre il tragitto lungo il corpo aiutata dalle contrazioni ritmiche naturali della peristalsi. Così riesce a inviare a un registratore agganciato alla cintura del paziente fino a sei ore di immagini a colori di stomaco, intestino tenue e cieco, arrivando anche nelle zone più difficili. In pochi millimetri (11×30) i ricercatori del Royal London Hospital, che sperano di poter lanciare il loro prodotto sul mercato entro la fine dell’anno, sono riusciti a condensare la tecnologia necessaria ad eseguire un’endoscopia senza bisogno di fili, tubi o cavi. La “pillola” è stata testata su dieci pazienti che, dopo averla ingoiata, sono tranquillamente andati a casa o in ufficio. Infatti, come spiegano i ricercatori inglesi sulla rivista Nature, si tratta di un’apparecchiatura usa e getta che dopo aver svolto il suo compito viene espulsa per vie naturali. Al paziente il solo compito di restituire ai medici il registratore in cui sono state memorizzate le immagini. E l’endoscopia è fatta. (l.g.)

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