Esplorazioni nucleari

Ganimede, Callisto e Europa, satelliti del pianeta Giove ricoperti da una spessa coltre di ghiaccio. Sono questi gli obiettivi futuri dell’esplorazione spaziale affidata a Jimo, Jupiter Icy Moons Orbiter. Ma per raggiungerli la Nasa ha bisogno di reattori di nuova generazione, capaci di spingere una sonda fino nei recessi del sistema solare. Per questo l’agenzia americana ha affidato all’industria aerospaziale Lockheed Martin il compito di individuare le soluzioni tecnologiche migliori per la realizzazione di un reattore nucleare a fissione. Il contratto, firmato all’interno del progetto Prometheus, fa parte del Nuclear System Initiative, lo sforzo della Nasa di sviluppare una tecnologia di propulsione nucleare per l’esplorazione del sistema solare. Il reattore dovrà essere sicuro e affidabile, fornire alla navicella l’energia necessaria per entrare nell’orbita di un pianeta lontano, e una volta arrivato a destinazione garantirne il funzionamento. L’esplorazione di corpi celesti tanto remoti potrebbe portare a una delle maggiori scoperte scientifiche dell’era spaziale: la presenza di acqua sotto la superficie ghiacciata dei tre satelliti, come hanno fatto supporre le rilevazioni effettuate dalla sonda Galileo. Per saperlo però si dovrà attendere almeno il 2011, anno in cui la Nasa pensa di poter varare il primo reattore nucleare. (g.p.)