Apre oggi a Berlino la 55a conferenza della International whaling commission (Iwc), la commissione internazionale nata nel secondo dopoguerra allo scopo di regolamentare la caccia delle balene. In concomitanza con la “quattro giorni” berlinese arrivano le denuncie da parte degli ambientalisti: la Iucn (Unione mondiale per la conservazione della natura) nel suo rapporto lancia un monito sul rischio estinzione per molte specie di cetacei. Causa prima l’inadeguatezza della moratoria internazionale in vigore dal 1986. Infatti, Giappone e Norvegia, continuano a uccidere migliaia di cetacei per motivi “scientifici”: solo nell’ultimo anno avrebbero cacciato 1.318 balenotti. Complessivamente, dal momento in cui è stata proclamata la moratoria, sono state uccisi più di 23 mila esemplari. Per Greenpeace e Wwf , membri dell’osservatorio che “vigila” sulla conferenza, il primo impegno della commissione deve essere la sua riforma: 19 paesi, fra cui l’Italia, e 47 organizzazioni internazionali, hanno gia firmato la Berlin Iniziative, un documento per la conversione dell’Iwc da organismo che regola la caccia dei cetacei, a ente che conservi i mammiferi acquatici. (b.s.)
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