Basta uno sguardo al polso. Grazie ai fitness tracker, oggi, conoscere con accuratezza le prestazioni fisiche della propria giornata è più che mai immediato. Quanti chilometri abbiamo percorso, quante calorie consumate, quanti passi fatti. Un vantaggio che i ricercatori dell’Università di Pittsburgh hanno applicato ai pazienti oncologici sottoposti a operazione chirurgica: secondo i risultati della ricerca, un maggiore numero di passi durante il ricovero – misurati tramite Fitbit – corrisponde a un minore rischio di riammissione in ospedale a 30 e 60 giorni di distanza dalla prima dimissione. Un risultato che dimostra come monitorare in tempo reale l’attività fisica del paziente possa rientrare nelle comuni pratiche di assistenza clinica. Lo studio è stato pubblicato su Annals of Behavioral Medicine.
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