Quasi tutti i mammiferi terrestri sono incapaci di usare l’olfatto sott’acqua, in quanto il loro naso ha bisogno che sia l’aria a trasportare gli odori. Ma la talpa dal muso stellato e il toporagno d’acqua, due mammiferi semiacquatici, hanno recentemente dimostrato un modo efficace di aggirare il problema.
Entrambi usano la stessa tecnica di “fiuto subacqueo”: espirano una piccola bolla d’aria e successivamente la inalano di nuovo per individuare gli odori, come riporta Kenneth Catania della Vanderbilt University su Nature di questa settimana. Catania ha verificato questo stratagemma allenando alcune talpe dal muso stellato (Condylura cristata) a seguire una scia di profumo sotto una rete, che impediva loro di usare i sensibilissimi recettori tattili del “muso stellato”.
Nonostante non fossero in grado di usare il tatto per aiutarsi nell’individuare la preda, le talpe riuscivano nell’85 per cento dei casi a catturare ugualmente i vermi, servendosi appunto della loro abilità di fiuto sott’acqua. I toporagno d’acqua (Sorex palustris) hanno mostrato livelli di successo più o meno simili. (m.r.)
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