Fragole per astronauti

Mangiare fragole potrebbe aiutare gli astronauti a proteggersi dalle radiazioni cosmiche durante le missioni nello Spazio. È quanto è emerso dall’incontro annuale della Society for Neuroscience di New Orleans, tenutosi la scorsa settimana. Conosciuta da tempo, l’esposizione a radiazioni cosmiche dovute ai forti campi magnetici rilasciati durante il Big Bang, provoca – in chi viaggia attorno alla Terra – una diminuzione motivazionale e disturbi alla capacità di apprendimento. Ora, studi effettuati su topi da laboratorio sottoposti allo stesso tipo di esposizione, hanno dimostrato che – aggiungendo al menu standard il succo di fragola – la risposta lavorativa dei roditori migliora del doppio. Ancora non si conoscono quali siano le proprietà delle fragole ma, secondo Bernard Rabin dell’Università del Maryland, l’esperimento dimostra che l’uso delle fragole per i viaggi nel cosmo potrebbe aiutare gli astronauti a lavorare meglio. Del resto, afferma Edward Spangler, esperto degli effetti benefici della frutta: “Si sa che le proprietà antiossidanti delle more fanno diminuire la degenerazione della memoria nei topi”. Già presenti nel menu degli shuttle dal 1980, le fragole, una volta sintetizzate, potrebbero essere date agli astronauti direttamente in compresse. (c.f.)

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