“Galileo morirà su Giove”

La Nasa ha programmato la distruzione della sonda Galileo. La navicella, dopo 14 anni di onorato servizio intorno a Giove, sarà fatta precipitare nell’atmosfera del pianeta, finché l’elevato calore la porterà alla completa disintegrazione. La decisione è stata presa per evitare che potesse accidentalmente collidere con Europa, uno dei satelliti del gigante gassoso, e contaminarlo con batteri terrestri. Il corpo celeste, infatti, è considerato da molti come uno dei luoghi del sistema solare più adatti a ospitare la vita. “Sembra anche un buon posto dove accogliere la vita terrestre”, ha aggiunto John Rummel, un esperto della Nasa. Inizialmente, l’agenzia spaziale statunitense intendeva abbandonare la sonda in orbita intorno a Giove e non aveva, quindi, provveduto a disinfettarla a fondo prima del lancio, come richiesto da altre missioni. Ma ora non vuole correre rischi: se qualche microbo fosse effettivamente ancora in vita a bordo della sonda, potrebbe invalidare i futuri tentativi di ricerca di vita indigena su Europa. “Non pensavamo che niente potesse sopravvivere in quegli ambienti ostili, ma scopriamo ogni giorno che questo non è vero”, ha riferito Claudia Alexander, una delle responsabili del progetto Galileo. (s.b.)

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