C’è voluto lo sforzo congiunto dei maggiori esperti italiani di networking, degli Enti pubblici di ricerca, dell’Università e del Ministero dell’Università, ma alla fine ci sono riusciti. Il 13 ottobre 1998 ha iniziato ad operare la rete telematica per la ricerca Garr-B (Garr sta per Gruppo di armonizzazione delle reti di ricerca, B per broadband, trasmissione multipla dei dati), la cui velocità di trasmissione dei dati raggiunge i 34 Megabit al secondo, contro i soli due consentiti dalla precedente Garr-2. Il progetto è di grande importanza per la ricerca, in quanto fornisce alle Università e agli Enti di ricerca italiani una infrastruttura di pari velocità rispetto alla rete di ricerca europea Ten-34, con cui Garr-B è connessa. Ciò consentirà alla comunità scientifica italiana di partecipare a tutti i progetti di ricerca finanziati dalla Commissione Europea nell’ambito del Quinto Programma Quadro. La gestione della nuova rete è affidata al Network Operation Centre di Bologna, presso l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. La realizzazione del successore di Garr-B è già allo studio, e dovrebbe concretizzarsi entro l’anno 2000.(d.c.)
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