Che Ötzi non godesse di ottima salute non è una novità: solo un anno fa gli scienziati ci comunicavano che la mummia più famosa d’Europa soffriva di aterosclerosi e della malattia di Lyme (vedi Galileo). Ma non è tutto: Ötzi, morto circa 5300 anni fa in seguito a una lesione vascolare (vedi Galileo: Diagnosi di morte per Ötzi), era anche affetto dal mal di denti: una grave forma di parodontite, oltre che numerose carie, per la precisione. La maggior parte dei suoi denti erano inoltre estremamente consumati, a causa sia della masticazione di grano grossolanamente macinato, sia dell’uso della bocca come una sorta di ‘terza mano’ per afferrare utensili. E’ quanto suggeriscono i risultati dello studio condotto dai ricercatori della University of Zurich, ottenuti grazie all’uso di tomografie 3D computerizzate e pubblicato sull’European Journal of Oral Science.
Sin dal suo ritrovamento, il corpo perfettamente conservato di Ötzi è stato molto studiato: il suo Dna è stato completamente mappato (vedi Galileo: Ecco il DNA dell’Iceman) e anche il suo sangue è stato esaminato (vedi Galileo: Cosa c’è nel sangue di Ötzi), ma finora nessuno si era occupato così dettagliatamente dei suoi denti. I risultati presentati ora mostrano invece anche la salute dentale della mummia non fosse delle migliori: uno dei denti anteriori potrebbe essere stato danneggiato da una caduta, mentre un sasso finito per caso nel suo cibo potrebbe essere la causa di un molare frantumato. E lo stesso cibo che Ötzi consumava potrebbe a sua volta essere causa delle carie e della gengivite: durante l’età della Pietra, infatti, gli esseri umani stavano cominciando ad inserire chicchi di grano grossolanamente macinati nella loro dietra e l’incremento nell’uso di amidi potrebbe, secondo i ricercatori, essere una possibile causa dell’insorgere delle carie.
Riferimenti: European Journal of Oral Science DOI: 10.1111/eos.12037
Credits immagine: UZH
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